Tutti cattivi…, e poi?

Data:
22 Ottobre 2012

Quando le vicende dei “bambini contesi” pervadono giornali e tv, come in questi ultimi giorni, è obbligatoria qualche considerazione. In primis, l’avvertenza che possono essere raccontati spezzoni di storie, solo frammenti, perchè le storie reali sono troppo lunghe e complesse per poter essere compresse in un format giornalistico, ridotte nello schema pro-contro, vittima-carnefice, innocenti-colpevoli. Poi, la doverosa constatazione che ci sono anche storie “a lieto fine” (che non fanno audience!), in cui l’intervento dei servizi sociali e di quelli giudiziari minorili interrompe la spirale del conflitto, assicura una svolta al degrado e al maltrattamento, restituisce ai bambini una dimensione di “vita buona”. Ma evitando accuratamente di “contrapporre” vicende a vicende (semplicistica dialettica “di paese”), penso sia opportuno individuare ed offrire qualche chiave di lettura alternativa. Sulla sofferenza dei bambini (dato di partenza inequivocabile) si sta consumando nella piazza virtuale la peggior elaborazione mass-mediatica possibile, nel tentativo di cercare una qualche “soluzione esterna accettabile” ad un problema che investe le più “intime” e gravose responsabilità dei singoli (adulti e genitori) e delle istituzioni, chiamati a tutelare i bambini. Cioè, dal problema della conflittualità delle separazioni e della strumentalizzazione dei figli – aspetto che riguarda la responsabilità di ciascuno – ci si sposta su altri piani come la inadeguatezza della legge sull’affido condiviso o la incompetenza dei servizi o l’autoritarismo delle istituzioni. L’effetto prodotto è una sorta di delegittimazione dell’attuale sistema di tutela minorile, a cominciare dalle istituzioni che dispiegano i mandati normativi, dal Tribunale per i Minorenni al Servizio Sociale, per assorbire e nascondere i problemi nella dimensione privata. Lanciare accuse alla giustizia minorile (pur da riformare, come condiviso da tutti gli addetti ai lavori) e ai servizi sociali, rende solamente più incerto e fallace il sistema attuale, esponendo ancor più le parti deboli che di queste istituzioni hanno bisogno. L’allontanamento dei minori, che oggi sembra “il problema”, è solo una parte residuale dei procedimenti giudiziari minorili ed è solo un segmento dei processi di aiuto e sostegno. L’intervento dei servizi sociali territoriali, altro imputato dei processi televisivi sommari, è ormai quasi sempre multidisciplinare e integrato, e pertanto sufficientemente obiettivo. Episodiche lacune o saltuari errori valutativi, per quanto deplorevoli non possono essere assunti a prodotto ordinario dei sistemi di aiuto e con ciò utilizzati come motivo di delegittimazione. La nostra comunità professionale – è bene ricordarlo – ha prodotto nel 2010 un importante  e cruciale documento pluriprofessionale, al termine di un lungo tavolo di confronto e discussione con le maggiori rappresentanze categoriali (giudici, avvocati, psicologi, associazioni genitori): le “Linee guida per la regolazione dei processi di allonanamento e sostegno al minore”. Un lavoro intenso che evidenzia la condivisa sensibilità e preoccupazione di assicurare interventi rispettosi della dignità e dell’integrità psichica dei bambini. In Puglia da alcuni anni abbiamo avviato una seria riflessione con Giudici minorili e avvocati per individuare modalità di lavoro che non dimentichino la centralità del minore. Su tale solco, abbiamo messo a punto un importante “Vademecum per gli operatori della giusitiza minorile” che presenteremo il prossimo 9 novembre a Lecce e un “protocollo operativo”  che presenteremo nei prossimi mesi a Bari. Tutto questo, accanto all’impegno di ciascun professionista a curare il proprio aggiornamento professionale nell’ambito della formazione continua obbligatoria, è il contributo costruttivo che offriamo per il consolidamento di una cornice di tutela dei diritti dei bambini, all’interno della quale ognuno è chiamato ad agire la propria responsabilità..   [learn_more caption=”Il video shock oggetto di tante polemiche”] [/learn_more]

Ultimo aggiornamento

2 Ottobre 2017, 17:17