Data:
3 Agosto 2012

Young happy woman with a gift
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La Regione Puglia ha chiesto alle AA.SS.LL, in applicazione alla L.R. n.11 del 15/05/2012, di procedere ad una riorganizzazione delle strutture e delle dotazioni organiche.

Le segnalazioni giunte dai colleghi impegnati nei servizi hanno portato all’attenzione di quest’Ordine soprattutto le “anomalie” riscontrate nella delibera della Asl Ba rispettivamente alla mancata previsione del servizio sociale professionale aziendale e distrettuale con relativa attribuzione degli incarichi dirigenziali per il professionista Assistente sociale. Diversamente la ASL Bat , pur se con una denominazione ambigua e perfezionabile, ha previsto una adeguata articolazione  del ssp, penalizzato nel solo servizio ospedaliero di fatto cancellato. Se la Asl Bat (con la delibera n.1090 del 16/07/2012) ha tenuto in debito conto l’indirizzo politico generale, valorizzando la dimensione territoriale e distrettuale, anche in ossequio alle LLRR 25 e 26 del 2006, diverso è stato l’operato della Asl Ba (delibera n. 1256 del 05/07/2012) che ha stravolto anche le delicate conquiste che  negli anni si erano concretizzate relativamente  all’integrazione sociosanitaria e al ruolo del servizio sociale professionale. Un atteggiamento miope e insensato, quello della Asl Ba, che merita, allo stato attuale, di essere discusso ed affrontato nelle sedi giudiziarie competenti e non più, come si è ripetutamente cercato di fare, con forme e modalità dialogiche. L’Ordine ritiene opportuno intraprendere la via giudiziaria, impugnando il provvedimento. Risulta, tuttavia, fondamentale evidenziare che la materia delle dotazioni organiche e dei modelli organizzativi rientra nell’area di competenza delle organizzazioni sindacali, piuttosto che in quella dell’Ordine, che, ciò nonostante, continuerà ad intervenire là dove si ritengano lesi gli interessi della professione. Anche per questo motivo si invitano i colleghi, in primis coloro direttamente coinvolti, ad attivarsi presso le organizzazioni sindacali aziendali affinché sia assicurata la dimensione organizzativa del servizio sociale professionale come già previsto dalle succitate leggi. Si rammenta, inoltre, a tutti gli iscritti che il Presidente De Robertis, lo scorso giugno con una lettera aperta al Presidente Vendola, aveva già posto l’accento sulla notevole e sostanziale discrepanza fra quanto auspicato  (“una sanità meno ospedalocentrica e ricostruita con una diffusa infrastrutturazione socio assistenziale” ) e quanto realmente realizzato nell’attuale sistema dei servizi e del Welfare Pugliese. In tal senso la Comunità professionale si augura di ricevere, in tempi consoni, una risposta dal Presidente della Giunta Regionale.

Si invitano i colleghi a voler integrare, commentare e segnalare altre situazioni degne di attenzione.

Ultimo aggiornamento

2 Ottobre 2017, 17:17