“La Fondazione nazionale degli Assistenti sociali intende avviare una selezione volta alla costituzione di una short list, per la quale verranno attivati contratti di lavoro autonomo a termine.
I versi che seguono esprimono il saluto ad una collega che conclude la sua traversata lavorativa, una “piccola” storia che coincide con una “grande” Storia, la storia di un Servizio, il Servizio Sociale Penitenziario, nato timidamente nel ’76, nel vivo del clima delle riforme, provato via via da alti e bassi socioculturali, spinte e riflussi normativi.
Questo Consiglio Regionale degli Assistenti Sociali ha previsto la realizzazione di nuovi incontri mediante la tecnica del focus group, per confrontarsi con la Comunità professionale, rilevare i bisogni formativi e rendere il più possibile partecipato il Piano dell’Offerta Formativa dell’Ordine del triennio in corso.
In un momento tanto difficile per la nostra professione, finalmente uno spiraglio di luce.
È di poco fa la notizia dell’ennesima aggressione ad un Assistente sociale, quest’ultima più grave per entità della minaccia rispetto ai più recenti casi a noi noti.
“Quello della “mafia foggiana” è un problema antico e pesantissimo che si trascina fino al nostro presente, impedendo lo sviluppo pieno e positivo di quei territori.
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