Tutto nasce da alcuni interrogativi: noi Assistenti sociali, chi siamo, agli occhi degli altri? Perché spesso il nostro operato viene inteso come ostile? Perché la nostra professione balza all’onore delle cronache solo quando ci sono da stigmatizzare presunti interventi negativi? Etc.
La sua perdita lascia un vuoto importante nella recente storia d’Europa.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo diffondersi, sia tra le persone ma anche tra le organizzazioni, della comunicazione mediante strumenti digitali; ormai è una regola consolidata.
Il portale di “Servizi Sociali Online” già nota all’Ordine per la proposizioni si eventi e servizi per la formazione degli Assistenti sociali, ha promosso un’iniziativa al fine di “fare comunità professionale per rinforzare il senso di appartenza alla categoria professionale degli assistenti sociali“, attraverso una diretta streaming che si svolgera’ su piattaforma zoom fino a 500 partecipanti il giorno 30 dicembre dalle ore 21.
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Si è insediato ieri il tavolo del Ministero della Giustizia, promosso dal Croas Puglia e coordinato dalla II Commissione dell’Ordine.
Nella giornata di ieri un altro importante tassello si aggiunge per la valorizzazione professionale del ruolo degli Assistenti Sociali pugliesi nell’ambito della gestione delle emergenze, dei fenomeni e degli scenari significativi.
Cogliamo l’occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità per dare visibilità a un piccolo grande contributo: un articolo scritto da una persona che vive sulla propria pelle la condizione di disabilità.
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La Fondazione Nazionale Assistenti Sociali tra le sue attività sta lavorando a varie ipotesi progettuali per partecipare al bando “Nel cuore del Sud.
Croas Puglia