
L’Ordine professionale di Puglia esprime sgomento per i tragici fatti di Specchia e Ischitella, che in questi giorni insanguinano questa nostra preziosa regione.
Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie di Noemi e Nicolina, nella speranza che trovino la forza di affrontare una perdita tanto incolmabile.
Siamo vicini e manifestiamo tutta la nostra solidarietà alle colleghe che negli anni hanno sostenuto senza sosta e cedimenti queste famiglie, dimostrando competenza e sensibilità.
A queste colleghe diciamo che la nostra Comunità è loro vicina e che non devono sentirsi isolate nel proprio dolore.
Al territorio, ai Servizi, ai sistemi sociali, dalle Forze dell’Ordine alle Scuole, dalle Associazioni alle Istituzioni, chiediamo che ciascuno, per il proprio mandato civile e sociale, faccia OGNI possibile, e anche impossibile, azione perchè questo assurdo spargimento di sangue non si ripeta mai più.
La storia di queste due piccole vittime deve pesare per sempre su tutte le nostre coscienze.
I recenti fatti verificatesi ripetutamente nella nostra Regione potrebbero lasciar intendere ai meno attenti che qui possa esserci una peculiare predisposizione alla violenza di genere o addirittura a compiere questi crimini. In verità il fenomeno è molto più ampio e trasversale ad ogni strato socio-economico della nostra società attuale, come anche evidenziato dai dati pubblicati in questo post di Repubblica.
È un fenomeno prettamente culturale al quale sarà possibile porre rimedio solo attraverso una azione sinergica e continuativa su tutti i fattori che lo determinano. Soffermarci sull’emergenza non basta! Resta comunque il fatto che noi A.S., tra i professionisti in prima linea a fronteggiare il fenomeno, abbiamo già più volte sollevato in passato l’inadeguatezza dei nostri Servizi nella gestione di problematiche sociali sempre più complesse e di grave portata. Abbiamo anche più volte attirato l’attenzione sulla solitudine delle colleghe e dei colleghi che lavorano sul campo, come dimostrano i post già pubblicati (vedi articoli correlati).
Oggi, alla luce dei recenti e tragici avvenimenti, dichiariamo che non ci basta più non essere ascoltati. Ricorreremo ad ogni opportuna sede istituzionale e sociale affinchè le nostre istanze siano accolte.
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Faremo tesoro dei tuoi suggerimenti, cara collega. Solo, prova a darci un po di tempo per assestare il Consiglio: solo la nostra motivazione può essere data per scontata, ma l’organizzazione, il metodo di lavoro, l’intesa relazionale, l’individuazione delle priorità strategiche del Consiglio necessitano un pochino di tempo.
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Diventa urgente fornire chiare e precise linee d’indirizzo che obblighi gli Enti Locali a dotarsi di un Servizio Sociale Prof.le.
Vi prego ed esorto a tutelare efficacemente la professione, a partire dalla corretta definizione dei ruoli che l’A.S. deve ricoprire (soprattutto le A.S.di Ambito) lavorando per riaffermare la dignità ed il senso di una professione in bilico. Alla luce di quanto detto si esorta l’Ordine Regionale a voler porre la giusta attenzione alla tutela della categoria, se necessario segnalando ai giornalisti in questione, se così si possono definire, di non divulgare notizie false,l’A.S. è l’unica presente sul territorio chiamata a fare il proprio e troppo spesso, anche l’altrui lavoro.