Un nuovo episodio di cronaca riporta l’attenzione sulla sicurezza di chi opera nei Servizi Sociali ed ha contatto con utenti che spesso vivono difficili situazioni familiari. La vittima è la Dirigente del Settore Politiche Sociali del Comune di San Marco in Lamis aggredita da un giovane per il quale si potrebbe profilare l’accusa di tentato omicidio.
“L’Ordine degli Assistenti Sociali – afferma il Presidente Giuseppe De Robertis – è in prima linea nella promozione della sicurezza ed è increscioso verificare che, nonostante le continue sollecitazioni a livello politico e istituzionale, il tempo passi senza che nessuna iniziativa venga predisposta”.
Intanto le situazioni di rischio continuano a persistere mettendo in pericolo la salute e addirittura la vita degli operatori.
“Alla dott.ssa Vittoria Gualano – dice De Robertis – va il nostro sincero sentimento di solidarietà, augurandole buona guarigione ed un rapido rientro a lavoro, a servizio di quella parte della società civile più bisognosa di assistenza”.
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Aggressioni al Comune di MolfettaIn merito alle questioni di sicurezza e organizzazione interna sollevate da alcune colleghe del Comune di Molfetta, il Presidente, raccogliendo ancora una volta le preoccupazioni e le difficoltà evidenziate, invia una nota di precisazione e di richiesta al Comune. [box] Bari, 2/12/2013 Al Sig. Sindaco Dott.ssa Paola Natalicchio Al Segretario Generale Dott. Carlo Casalino Al Dirigente del Settore Socio-educativo Dott.ssa Angela M. D’Abramo e, p.c. Assistenti Sociali Settore Socio educativo COMUNE DI MOLFETTA Apprendiamo dalla nota di alcune colleghe Assistenti sociali in servizio presso codesta Amministrazione dell’ennesimo episodio di aggressione registrato presso il Settore Socio-educativo. Siamo consapevoli che l'attuale congiuntura economica e occupazionale stia esasperando le condizioni di vita di ampie fasce di popolazione e stia esacerbando le “richieste di aiuto”, tuttavia non è accettabile che gli Assistenti sociali siano esposti a rischi per la propria incolumità nell’esercizio delle loro funzioni. Le violenze, agite o anche solo minacciate, non possono in alcun modo essere considerate una componente o “conseguenza inevitabile” del processo di aiuto che si instaura fra utenti e professionisti. Invero, proprio a fronte delle sempre più evidenti tensioni sociali, il Servizio Sociale dovrebbe godere della massima attenzione politica e amministrativa, che agevoli e corrobori il delicato…
Ancora aggressioniAncora una volta al centro degli articoli di cronaca nera vi è il fenomeno della violenza a danno degli Assistenti sociali. Lo scorso 6 aprile l'ennesimo episodio di aggressione verbale e fisica ha visto coinvolta una collega del Comune di San Pietro Vernotico (BR), B. D'Alessandro. La stessa è stata vittima dell'azione sconsiderata di un 47enne che ha cercato di colpirla ripetutamente al volto e alla pancia con un coltello. Solo l'intervento fortuito di un'altra utente presente, che ha invocato aiuto, ha evitato che il fatto avesse esiti più tragici oltre alle ferite al collo riportate. Il Presidente De Robertis, a nome dell'intero Consiglio dell'Ordine, ha espresso piena solidarietà alla collega ed ha inviato una nota al Sindaco del Comune. A questo si aggiungono i recenti numerosi episodi di violenza denunciati dai collgehi del settore Socio-sanitario del Comune di Andria, i quali hanno richiesto l'intervento dell'Ordine e dell'ente di appartenenza affinchè siano prediposte misure minime di sicurezza negli uffici. Il ripetersi sempre più frequente di episodi di violenza verbale e fisica a danno dei professionisti dell'aiuto merita la giusta attenzione da parte delle istituzioni competenti. Non è ammissibile che la violenza venga considerata un aspetto intrinseco o effetto collaterale, in…
Aggredita una Assistente sociale di BarlettaAggredita una Assistente sociale di Barletta Ed è proprio all'indomani della lettera scritta dal Presidente all'Assessore E. Gentile per l'attivazione di un tavolo tecnico per l’adozione di linee guida contro la violenza verso i professionisti dell'aiuto, che segnaliamo l'ennesimo episodio di violenza. Una giovane collega in servizio presso il Comune di Barletta è stata vittima di una aggressione, inizialmente verbale e poi anche fisica. E’ stata raggiunta da un forte schiaffo in viso e solo l’intervento tempestivo di altri colleghi ha scongiurato esiti più gravi. La collega ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso. Nuovamente si segnala l'assenza di ogni sistema di tutela e protezione. Il Presidente ha contattato personalmente la collega per esprimerle la propria vicinanza e quella del Consiglio dell’Ordine. Si è ritenuto opportuno evidenziare che in casi come questo il Dirigente responsabile dell'ufficio è tenuto a denunciare l’ accaduto alle autorità competenti presentando formale denuncia/querela. Riteniamo che tutte le forme di aggressione a danno degli operatori del sociale debbano essere oggetto di conoscenza delle istituzioni onde evitare che questi agiti rimangano impuniti e che si consideri questo solo un rischio intrinseco al nostro lavoro!
Canosa di Puglia: aggredite due collegheCi sembra doveroso, anche se forse troppo ripetitivo, raccogliere e portare a conoscenza dell'intera Comunità professionale i casi di violenza agiti nei confronti degli Assistenti sociali del territorio pugliese, non solo per esprimere a questi colleghi la solidarietà dell'intero Consiglio, ma soprattutto per portare alla luce modalità inaccettabili che ci auguriamo di poter arginare e controllare. L'ultimo episodio di aggressione che giunge alla nostra attenzione vede coinvolti due Assistenti sociali in servizio presso il Comune di Canosa di Puglia. L'utente del servizio è ricorso a minacce verbali ed è poi passato all'atto sollevando una scrivania e lanciando il monitor di un pc. Il peggio è stato sventato dall'intervento degli agenti di polizia municipale allarmati dalle urla provenienti dall'ufficio dei colleghi. Il facinoroso è stato arrestato e denunciato per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. La escalation di aggressioni preoccupa quest'Ordine, che rivolge ancora le sue richieste di intervento al Consiglio Nazionale e alle istituzioni competenti a livello regionale.
Comune di Oria: ancora una volta, aggredita una collega!Tristemente torniamo a registrare un nuovo caso di aggressione fisica agita nei confronti di un assistente sociale. Il boom mediatico che in questi giorni sta favorendo la diffusione di una immagine e di una concezione distorta del lavoro di cura del Servizio Sociale Professionale, lascia campo libero al processo di disgregazione del rapporto fiduciario della relazione di aiuto e alle manifestazioni di contrarietà sentite dai cittadini. Questa volta, destinataria dell'ira verbale e delle aggressioni fisiche agite da un utente è stata una collega dei Servizi Sociali del Comune di Oria a cui l'intero Consiglio esprime vicinanza e solidarietà. Quest'Ordine continua a gran voce a chiedere interventi e azioni concrete di tutela e prevenzione ad opera delle istituzioni competenti.
Gioia del Colle: aggredita una assistente socialeAncora siamo costretti a registrare episodi di aggressione a danno degli Assistenti sociali. A Gioia del Colle una collega è stata più volte destinataria di pesanti minacce ed intimidazioni da parte di un utente del servizio; minacce rivolte anche ai congiunti della professionista rintracciati al loro domicilio lontano da quel Comune e ad altri operatori dell'equipe che lavoravano sul caso, addirittura arrivando ad incendiare l'autovettura di una educatrice. La collega ha segnalato l'accaduto al proprio dirigente il quale, in prima battuta, l' ha invitata a procedere personalmente sporgendo querela ritenendo che fosse una vicenda personale.L'Ordine è intervenuto ricordando che tali atti di aggressione verso gli assistenti sociali sono da inquadrare nell'ambito dei reati controla pubblica amministrazione e, pertanto, in capo al dirigente cade l'obbligo di denuncia presso l'Autorità giudiziaria competente, con laconseguenza che l'eventuale comportamento omissivo costituisce illecito penale (art 361 cp)Alla collega rivolgiamo la nostra solidarietà e vicinanza, nel contempo aspettando un riscontro da parte dell'amministrazione comunale.