Sofferenze urbane

Data:
4 Maggio 2015

Sofferenze urbane

Dal punto di vista teorico ho sempre sostenuto, e continuo a sostenere,

confortato da nuovi argomenti, che i diritti dell’uomo per fondamentali che siano,

sono diritti storici, cioè nati in certe circostanze, contrassegnate da lotte

per la difesa di nuove libertà contro vecchi poteri, gradualmente,

non tutti in una volta e non una volta per sempre.

Norberto Bobbio, L’età dei diritti, 1990

 

La domanda è: quale agire è necessario per garantire un legame forte fra “diritti” e Welfare? Cosa possono fare, quindi, gli operatori sociali nell’attuale perdurante situazione di crisi per salvaguardare il Welfare come diritto? E cioè, quale “potere” hanno gli assistenti sociali e gli altri attori del sociale di fronte ad una richiesta crescente e diffusa di aiuto?

Si può “stare” nella crisi cercando di minimizzarne gli esiti più insidiosi, assumendo un atteggiamento sostanzialmente neutro, se non passivo o di indifferenza. In attesa che passi. Schivandone – se possibile – gli effetti più “pesanti”. Teorizzando e praticando, cioè, una sorta di “riduzione del danno”.

Non è stata questa l’opzione dell’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali della Puglia che ha avviato da anni una riflessione sui processi di trasformazione in atto nel nostro sistema socio-economico, con gravi ricadute sul già fragile modello di Welfare italiano, sforzandosi di elaborare proposte e ipotesi innovative.

A tal questo scopo, il CROAS Puglia ha promosso rilevanti iniziative di studio, anche di livello nazionale. In particolare, i Convegni: “Il servizio sociale fra sfide del terzo millennio e crisi del welfare” (Bari il 7 aprile 2011) con la partecipazione degli Ordini professionali di Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Calabria, e “La dimensione sociale della salute. Il Distretto sociosanitario nel sistema integrato dei servizi sociali e sanitari” (Bari 19 ottobre 2011). Le riflessioni prodotte, rielaborate, arricchite da altri contributi e pubblicate a cavallo fra 2012 e 2013 nel libro Welfare come diritto (la meridiana, Molfetta) testimoniano questo sforzo di affrontare la crisi senza esserne ingabbiati e travolti.

L’impegno della nostra comunità professionale ha poi incrociato l’esperienza promossa da “Animazione Sociale” che, nel “II Appuntamento nazionale degli operatori sociali” (Torino 8/9 novembre 2013) ha prodotto un documento di grande interesse: «Educarci al welfare bene comune». Dall’incontro fra queste esperienze è nata l’ipotesi di dare vita ad un “Laboratorio sulle sofferenze urbane”, promosso dal nostro Ordine e dalla “Fondazione FIRSS”.

Il progetto, condiviso attivamente da vari Soggetti del territorio pugliese, si è avvalso della supervisione di Francesco d’Angella e Roberto Camarlinghi, collaboratori di “Animazione Sociale”, insieme ai quali è stata elaborata una traccia di riflessione pubblicata a novembre del 2014 sul sito dell’Ordine (https://www.croaspuglia.it014/10/alimentare-la-capacita-di-aspirare-per-aprire-strade-locali-di-welfare/), e quindi da “Animazione Sociale” (n. 286/2014).

Questo lavoro di analisi-proposta, prosegue con il Seminario del 5 maggio prossimo, dedicato alla tematica della costruzione dei diritti e promosso in collaborazione con la Rivista “Animazione Sociale”.

I materiali che proponiamo e diffondiamo con questo numero monografico della Rivista “InForma”, vogliono contribuire ad approfondire – senza pretesa di completezza – le tematiche del Seminario, stimolando la comunità professionale, le Istituzioni, il III Settore, la Società civile, a raccogliere la sfida della costruzione dei diritti, anche “dentro” ed oltre la crisi.

Beppe De Robertis, Antonio Nappi

Ultimo aggiornamento

16 Giugno 2015, 18:02