Dotazioni organiche e assunzioni Asl

Data:
19 Settembre 2013

Quest’Ordine ha ritenuto importante rinnovare alla Regione la richiesta di attenzione alle dotazioni organiche delle Asl, invitando a guardare alla situazione dei servizi territoriali spesso sottodimensionati ed in difficoltà nel far fronte ai bisogni di salute dei cittadini.
L’occasione della trattativa Regione – Governo, per lo sblocco delle 1600 assunzioni, ha rappresentato il motivo che ha portato l’Ordine a scrivere all’Assessore Gentile ricordando che non servono solo medici.

 

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Bari, 19/09/2013

All’Assessore alla Salute e al Welfare dott.ssa Elena Gentile

 

Preg.ma Assessore,

apprendiamo dagli organi di stampa che il suo Assessorato è impegnato nelle trattative col governo per lo sblocco delle assunzioni di personale in sanità, sulla base di documenti di previsione e fabbisogno elaborati dalle direzioni delle ASL.

Ben conoscendo il Suo impegno per una “socializzazione della sanità”, ovvero per la costante attenzione alla dimensione sociale della salute, Voglio rappresentarLe la preoccupazione che tali programmi possano riguardare esclusivamente i profili medici e sanitari, dimenticando che in sanità è presente, sin dagli anni ’60, anche la figura dell’Assistente sociale, quale professionista in grado di affrontare i bisogni di salute del cittadino attraverso una presa in carico globale ed integrata, capace di risposte modulate e flessibili.

Troppi sono ancora i servizi scoperti o sottodimensionati nel servizio sociale professionale, che stentano ad assicurare le funzioni essenziali e basilari previste dalla legge: Neuropsichiatrie infantili, Centri di Salute Mentale, Distretti sanitari, Servizi per le Tossicodipendenze, ecc.

Un “progetto” di sanità territoriale e di prossimità per la nostra regione non può consistere solo in una ricollocazione dei medici e la sua sostenibilità passa attraverso una rivisitazione dei modelli di intervento che sappiano “prendersi cura” della persona e del suo “mondo socio-relazionale”.

Credo che le competenze del servizio sociale professionale siano indispensabile a tale progetto.

PorgendoLe i saluti, rinnovo la piena disponibilità di questo Ordine a collaborare per la definizione del “fabbisogno sociale” di salute nella nostra realtà regionale.

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Ultimo aggiornamento

19 Settembre 2013, 19:34