Data:
15 Novembre 2024
Nello scorso mese di giugno, questo Ordine professionale ha avviato le attività – presso la II Commissione Rapporti Interistituzionali, politiche di welfare e comunicazione istituzionale – di costituzione del gruppo di lavoro sull’immigrazione.
Le migrazioni hanno da sempre caratterizzato la storia dell’umanità poiché, come sappiamo, i principali fattori che spingono le persone a migrare sono i seguenti:
– le guerre che interessano due o più stati;
– le gravissime crisi economiche tra le differenti aree geografiche del mondo;
– la tirannide di alcuni stati antidemocratici, da cui originano importanti persecuzioni e la violazione dei diritti umani;
– carestie, cambiamenti climatici e disastri naturali;
– la volontà delle persone di assicurare a sé e ai propri cari un futuro con maggiori opportunità durante il ciclo della vita.
Nel corso dell’avvio del primo incontro organizzato dalla II commissione e tenutosi con alcune colleghe e colleghi che operano nel sistema di accoglienza pugliese, si è potuto riscontare una organizzazione dei servizi a macchia di leopardo; zone in cui le politiche sociali e quelle di integrazione socio-sanitaria sono sostanzialmente rispondenti alle necessità della popolazione migrante e altre in cui, invece, si ravvisano significative difficoltà sul versante della risposte in termini di servizi e interventi da erogare sui territori.
Il sistema di accoglienza in alcune zone della regione – come hanno evidenziato le colleghe intervenute – presenta una serie di annose questioni: dalle lacune ravvisate nelle “lungaggini” dei procedimenti amministrativi avviati in favore dei richiedenti asilo alla tardiva presa in carico dei MSNA; dalle criticità riscontrate in alcuni progetti SAI, che dovrebbero essere meglio organizzati e strutturati, all’assenza in molti servizi dei mediatori linguistici e inter-culturali; dalle problematiche operative derivanti dalla lunga distanza che spesso separa i luoghi di vita dei tutori volontari dalla effettiva dimora dei MSNA alla necessità di coniugare i percorsi formativi con quelli lavorativi. È emerso, inoltre, il bisogno di porre la giusta attenzione sulle difficoltà di acceso ai servizi specialistici dei pazienti psichiatrici adulti e sulla carenza formativa di parte del personale sanitario.
Pertanto, il gruppo di lavoro avviato da quest’Ordine avrà il compito di approfondire tale tematica e presentare alle istituzioni alcune proposte tecniche, con l’intento di provare a colmare il gap esistente tra i vari territori.
Ultimo aggiornamento
15 Novembre 2024, 12:16