Il commento dell’Associazione Nazionale Assistenti sociali sull’aggressione al collega De Robertis

Data:
18 Aprile 2018

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A.ssN.A.S.

(Associazione Nazionale Assistenti Sociali)

Sede Regionale della Puglia

Ancora una volta si assiste ad una ennesima aggressione nei confronti degli Assistenti Sociali.

L’episodio che ha visto coinvolto il Dott. G. De Robertis Assistente Sociale del Comune di Andria, nonché esponente di spicco della comunità professionale richiede una riflessione profonda e allargata sul ruolo dell’assistente sociale e sulla complessità di tale professione che è impegnata, in prima battuta, nella tutela delle persone fragili.

Occorre precisare che l’Assistente sociale ha il dovere di intervenire in situazione di grave pregiudizio come, nel caso specifico dei minori, che possono essere esposti a maltrattamenti e abusi di vario genere anche da parte di quelle figure parentali che ne dovrebbero garantire l’accudimento e la protezione.

Si ribadisce, che l’Assistente Sociale a volte si trova nella condizione di dover mettere in atto interventi di tutela, come l’allontanamento dal nucleo familiare che sono di solito condivisi con altri servizi ed istituzioni e che spesso sono adottati in esecuzione di ordinanze dell’Autorità Giudiziaria.

Gli Assistenti Sociali non possono e non devono essere spettatori passivi e hanno l’obbligo di intervenire ma non si può accettare il rischio della propria incolumità personale solo per essere stati bravi operatori. Si esprime grande solidarietà al collega De Robertis e a tutti quelli, numerosi che hanno subito nella loro storia professionale, episodi di minacce , aggressioni e violenze e si auspica che una maggiore sensibilità delle istituzioni (Regione, ASL, Comuni, ecc. ) possa contribuire a sviluppare una cultura della sicurezza e garantire agli operatori contesti adeguati per lo svolgimento del loro delicato lavoro.

BARI 18/04/2018

Il Segretario Regionale AssNAS

Dottoressa Adele Didonna

 

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Ultimo aggiornamento

18 Aprile 2018, 23:03