L’Ordine professionale interviene ancora sulla questione delle “donne partorienti che non vogliono essere nominate”.
E’ stato affidato ad uno studio legale l’incarico di diffidare e mettere in mora una direzione ospedaliera, a tutela delle colleghe che lì vi lavorano.
I fatti riguardano il Policlinico di Bari che, nonostante il parere-circolare esplicativo dei profili giuridici della questione, inviato a tuti gli enti interessati e nonostante un successivo esplicito invito a rivedere le procedure interne, non ha ancora modificato un ordine di servizio col quale si obbliga il Servizio sociale professionale ospedaliero a redarre ed inviare al Tribunale per i Minorenni un verbale di avvenuta informativa (oltre all’attestazione di informazione con testimoni e mediatore culturale) completo di tutti i dati anagrafici e firmato anche dalla donna che vorrebbe restare anonima.
La nota legale precisa i limiti previsti dalla normativa vigente e le relative responsabilità, prevedendo ulteriori e più gravi sviluppi della vertenza che ormai si rappresenta come violazione di legge, esponendo le colleghe a rischi di denunce penali, ma soprattutto come negazione dei diritti delle persone che già si trovano in condizioni di estrema fragilità e disagio.

Di seguito si riporta la lettera inviata.