Distretti sanitari & Co.

Data:
5 Ottobre 2011

 Distretti sanitari e co

“Il distretto socio-sanitario nel sistema integrato dei servizi sociali e sanitari”

è l’argomento che sarà protagonista nel prossimo convegno: LA DIMENSIONE SOCIALE DELLA SALUTE che si terrà il 19 ottobre prossimo a Bari. Organizzato dall’Ordine regionale degli Assistenti Sociali con la collaborazione dell’ Ordine degli Psicologi della Puglia e la società Progetti di Impresa Srl. “Il Distretto — recita l’ art. 14 della L.R. 25/2006 — è articolazione organizzativo-funzionale dell’ASL ed è sede di erogazione di tutta l’attività sanitaria e socio-sanitaria delle strutture territoriali, con l’obiettivo di garantire la presa in carico globale dell’utente per una risposta strutturata e complessiva ai bisogni di salute”. Guardando a tale dimensione organizzativa del S.S.R., l’Ordine degli Assistenti Sociali di Puglia intende promuovere – a vantaggio dei decisori regionali e aziendali – riflessioni sulla “dimensione sociale della salute”, ossia sulle componenti psico-socio-relazionali che ancora vengono sottovalutate nelle pratiche di cura dei sistemi sanitari. L’esigenza dei singoli e della collettività di acquisire servizi sanitari adeguati alla crescente complessità dei fattori che influenzano le condizioni di salute sollecita una rivisitazione delle prestazioni professionali in ambito sanitario, al fine di articolare risposte che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di “protezione sociale” a garanzia del benessere delle persone e del raggiungimento dell’obiettivo “salute” dei cittadini. Il legislatore regionale ha ormai lanciato la sfida dell’effettivo spostamento degli interventi dall’ospedale al territorio ed ha avviato un processo di riorganizzazione col fine di realizzare un sistema integrato di servizi alla persona che a partire dall’assistenza e cura delle patologie, si completa con le azioni di sostegno sociale e accompagnamento ma anche prevenzione, riabilitazione e integrazione. Perchè la vision politica si traduca in fatti concreti è necessario confrontarsi con tutte le professioni che intervengono su tali dimensioni di vita e progettare modelli gestionali capaci di realizzare l’integrazione, il governo della domanda e accentuare la tutela dei soggetti deboli, prendendosi cura del “malato” e non solo curando la malattia.   

Ultimo aggiornamento

27 Giugno 2016, 13:14