L'Ordine sigla due protocolli in ambito formativo
Data:
19 Settembre 2010
“Nell’ambito di una politica di collaborazione e interscambio con enti e agenzie del territorio, per lo sviluppo di opportunità ed azioni formative a vantaggio delle comunità professionale, l’Ordine regionale ha stipulato due importanti accordi di collaborazione. Uno con il Centro per Giustizia Minorile di Puglia, attuativo di una intesa nazionale fra Ministero della Giustizia e Consiglio Nazionale dell’Ordine, per sviluppare azioni di confronto e formazione congiunti ma anche per sostenere una riflessione permanente sul codice deontologico. Un’altro protocollo è stato formalizzato con l’IFOC, agenzia di formazione collegata alla Camera di Commercio di Bari, per individuare potenziali percorsi di formazione e aggiornamento ed offrire notizie su opportunità e progettualità a valere su finanziamenti pubblici, con l’apporto dei propri consulenti. ”
[box] ACCORDO DI COLLABORAZIONE
tra Ordine Regionale Assistenti Sociali – Consiglio Regionale della Puglia con sede legale e operativa in Bari alla Via M. Celentano n. 16 e I.F. O. C. – Agenzia di Formazione (Istituto Formazione Camera di Commercio) con sede legale e operativa in Bari alla Via E. Mola n. 19. Le Parti intendono stabilire rapporti di reciproca collaborazione operativa sulle seguenti tematiche: – diffusione culturale e scientifica del Servizio Sociale e delle metodologie del lavoro sociale professionale; – formazione continua degli assistenti sociali; – sviluppo delle nuove competenze e metodologie connesse alle reti in cui operano gli assistenti sociali. La collaborazione operativa si realizzerà attraverso le seguenti attività: progettazione, organizzazione e realizzazione di percorsi formativi , seminari, convegni, work- shop utili alla comunità professionale degli assistenti sociali della Puglia; partecipazione a bandi e/o avvisi pubblici comunitari, nazionali e regionali, per la presentazione di iniziative sui temi di comune interesse (alta formazione, politiche di inclusione sociale,pari opportunità, politiche del lavoro, ecc.); predisposizione di attività congiunte utili anche all’acquisizione di competenze “trasversali”per gli assistenti sociali pugliesi , sempre più chiamati a operare in èquipe interdisciplinari. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente Accordo di Collaborazione I.F.O.C. si rende disponibile a concorrere nelle seguenti attività: informazione sulle opportunità offerte ed individuazione di bandi e linee di finanziamento da utilizzare; progettazione formativa ed erogazione della formazione; sostegno alla programmazione ed alla progettazione sociale; assistenza tecnica sui temi dell’inclusione sociale, lavorativa e professionale; realizzazione di attività formative indirizzate a fasce deboli del mercato del lavoro e agli operatori di servizi pubblici e privati; agevolare la formazione permanente degli assistenti sociali della Puglia nell’ottica della formazione professionale continua (come previsto dal Regolamento approvato dal CNOAS il 24.10.2009), della qualità, dell’innovazione, e della crescita delle risorse umane , con particolare riferimento alle opportunità di sviluppo della libera professione; favorire i fattori di coesione territoriale attraverso gli strumenti della concertazione e della programmazione negoziata, anche alla luce della programmazione regionale in materia di politiche sociali e di politiche di sviluppo territoriale; sostenere processi di inclusione sociale e professionale attraverso attività in/formative per il trasferimento di competenze collegate alle attività interdisciplinari che gli associati all’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali sono chiamati ad utilizzare in azioni sia di tipo manageriale sia didattico, formativo che di ricerca; supportare il Consiglio Regionale degli Assistenti Sociali della Puglia nell’elaborazione di progetti e iniziative di sviluppo locale, con particolare attenzione alla formazione, alla ricerca e all’innovazione sociale, all’inserimento lavorativo ed alla creazione di impresa sociale. Al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal presente accordo di collaborazione, I.F.O.C. rende disponibile la propria struttura logistica ed operativa nonché la rete degli esperti di settore e dei propri consulenti e, in caso di necessità, si impegna a verificare il coinvolgimento operativo delle altre Camere di Commercio Pugliesi e delle rispettive Aziende Speciali. L’Ordine Assistenti Sociali della Regione Puglia si rende disponibile: alla diffusione con i propri mezzi di informazioni (newsletter, sito e mailing list) di Corsi e/o di altre opportunità/occasioni formative (seminari, convegni, ecc.) proposti dall’I.F.O.C. e ritenuti/considerati validi/utili per la comunità professionale degli Assistenti Sociali della Puglia; alla programmazione/pianificazione congiunta dei Corsi e/o di altre opportunità formative (seminari, convegni, ecc.) da proporre/offrire alla comunità professionale degli Assistenti Sociali della Puglia; alla definizione di attività formative in partenariato anche con altri Soggetti (Università, Enti Pubblici/istituzione, altri Enti di Formazione, Organismi di Terzo Settore,…); Alla definizione di ulteriori accordi finalizzati alla sperimentazione di stage formativi presso la sede dell’Ordine di operatori frequentanti corsi dell’I.F.O.C., per particolari profili professionali. Nella realizzazione operativa dell’acccordio le parti si impegnano a favorire: Lo scambio di informazioni, in particolar modo sulle opportunità di partecipazione a bandi comunitari, nazionali e regionali al fine di predisporre progetti congiunti di reciproco interesse; La creazione di reti istituzionali pugliesi di “alta qualità” individuando di volta in volta opportunità, contatti, scambi e visiting di funzionari pubblici, imprenditori ed operatori sociali, sostenendoli in tutte le fasi del processo; La condivisione e la promozione della conoscenza delle buone prassi europee sui temi della formazione continua, dell’esercizio della libera professione, della ricerca sociale, della lotta all’esclusione sociale; La promozione di attività di sensibilizzazione e di cicli formativi “innovativi” sulle tematiche individuate nel presente accordo o da individuarsi nello svolgimento delle attività. Per l’attuazione delle attività operative succitate si farà riferimento per l’IFOC al Dr. Dino Lovecchio 080.5559504, per il CROAS Puglia a ………. Il Presente accordo non ha carattere oneroso e non vincola le parti, che si impegnano a ricercare le risorse finanziarie anche nell’ambito delle risorse previste dalla nuova programmazione regionale per il periodo 2007 -2013. Bari lì 16/06/2010 [/box]
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PROTOCOLLO OPERATIVO REGIONALE
tra
Ministero di Grazia e Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile
DIREZIONE del Centro GIUSTIZIA MINORILE per la PUGLIA
BARI
e
ORDINE degli ASSISTENTI SOCIALI CONSIGLIO REGIONALE della PUGLIA
Visto
- Il Protocollo d’intesa Nazionale sottoscritto il 21 giugno 2005 tra il Dipartimento Giustizia Minorile, Direzione Generale per gli interventi di giustizia minorile e l’Ordine degli Assistenti Sociali – Consiglio Nazionale i cui contenuti sono pienamente condivisi dalle parti.
- Il DPR n. 448/’88 ed il D.L.vo n. 272/’89 per il cui Centro per la Giustizia Minorile, attraverso i Servizi Minorili dell’Amministrazione della Giustizia – ed in particolare gli Uffici di Servizio Sociale Minorenni – assicura l’esecuzione dei provvedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria minorile garantendo la tutela dei diritti soggettivi, la promozione dei processi evolutivi adolescenziali in atto e persegue la finalità del reinserimento sociale dei minori entrati nel circuito penale.
- L’art. 11 della L. n. 66/’96 che affida ai Servizi Minorili della Giustizia i minori vittime di abuso sessuale per gli interventi di sostegno, di protezione sociale, chiarificazione, difesa tutela e promozione dei diritti del minore abusato.
- L’art. 3.2 della L. n. 64/’94 relativa alla sottrazione internazionale di minori che prevede l’intervento dei Servizi Minorili della Giustizia su mandato dell’Autorità Centrale nei confronti dei minori per azioni di servizio sociale.
Considerato che
- l’Ordine degli Assistenti Sociali – Consiglio Regionale della Puglia – è competente a livello territoriale della rappresentanza della professione di assistente sociale; esprime pareri su questioni che interessano la professione; ne tutela l’esercizio a garanzia dei cittadini utenti e degli stessi organismi pubblici e privati nel cui ambito operano gli assistenti sociali.
- dal 2010 è in vigore l’obbligo formativo per gli Assistenti sociali, in attuazione al “Regolamento per la formazione professionale continua” approvato dal Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali in data 24.10.2009, quale dovere deontologico di ogni professionista di mantenere ed aggiornare la propria preparazione professionale al fine di garantire prestazioni qualificate;
- nella Regione Puglia sono presenti tre Uffici di Servizio Sociale Minorenni (Bari, Taranto e Lecce) e due Sezioni Staccate (Foggia e Brindisi).
Si concorda quanto segue
- Con il presente protocollo operativo regionale, il Centro Giustizia Minorile di Bari (CGM) e il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali di Bari (CROAS) attuano , a livello territoriale pugliese, il Protocollo d’Intesa Nazionale tra il Dipartimento Giustizia Minorile (DGM)e l’Ordine Nazionale Assistenti Sociali, Consiglio Nazionale (CNOAS).
- Le parti (CGM e CROAS)convengono che, nell’ambito delle azioni di servizio sociale nei confronti dei minori dell’area penale, dei minori vittime di abusi sessuali e dei minori sottratti alla potestà genitoriale, devono essere garantiti interventi multidisciplinari ed interistituzionali basati sull’ascolto protetto e riservato, sulla valutazione delle esigenze dei ragazzi, nell’ottica dell’unitarietà, della personalizzazione e della continuità della relazione considerando altresì il contesto socio-ambientale e relazionale di riferimento nel quale costituire i percorsi di reinserimento e risocializzazione.
- Gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni nelle loro attività istituzionali svolgono azioni di raccordo con le reti formali e informali di solidarietà sociale nonché la co-partecipazione e la co- progettazione delle politiche locali alla luce della Legge n. 328/2000 nonché della L. R. n. 19/’06 e relativo Regolamento di attuazione.
- Le parti si impegnano a tutelare la relazione di fiducia che si instaura tra l’assistente sociale, il minore, la sua famiglia per la costruzione di percorsi di inclusione sociale e a proteggerla da intromissioni e da violazioni di riservatezza.
- Le parti si impegnano ad elaborare e condividere progetti di intervento sociale predisposti allo scopo di attivare una rete di protezione nei confronti dei minori in situazioni di difficoltà e a rischio di devianza.
- Nel rispetto delle procedure previste, nella gestione di ogni singolo caso gli assistenti sociali adottano criteri della più ampia ed aperta collaborazione interistituzionale, della reciproca consultazione e del confronto nella ricerca delle soluzioni operative che salvaguardino al massimo grado l’integrità fisica e psichica del minore.
- Le parti si impegnano, per quanto di rispettiva competenza, a promuovere, diffondere e far rispettare il Codice Deontologico dell’Assistente sociale e il Codice di Comportamento del Pubblico Impiego e a garantirne l’osservanza.
- Le parti si impegnano a promuovere nei servizi momenti di riflessione e di verifica dei processi e delle procedure operative per garantire l’efficacia e la qualità del servizio reso.
- Le parti si impegnano a promuovere ed organizzare, sia a livello regionale che negli ambiti territoriali di competenza degli USSM di Bari, Taranto e Lecce, percorsi di formazione congiunta, con la supervisione e formazione garantita dall’Ordine, nonché la programmazione di una formazione allargata ed integrata che coinvolga anche altre istituzioni che operano in favore dei minori.
- Le parti si impegnano a promuovere, a livello regionale e/o locale, incontri congiunti (assistenti sociali USSM, EE. LL. e delle ASL) con l’Autorità Giustizia Minorile, con i Giudici Tutelari, con gli Uffici Minori delle Questure, con le Procure Ordinarie, con l’Ordine degli Avvocati, con la scuola e con le diverse Agenzie territoriali formali ed informali di solidarietà sociale:
- Elaborare prassi operative, nel rispetto dei ruoli e peculiarità , funzionali alle esigenze dei minori nell’ottica del lavoro sociale di rete;
- Condividere momenti di formazione e/o aggiornamento in materia di processo ed esecuzione penale minorile; ascolto protetto del minore; affidamento condiviso; giusto processo nell’adozione; nell’affidamento dei minori ed in generale nelle misure civili disposte dall’AGM; sottrazione internazionale di minori.
- Le parti, allo scopo di monitorare e valutare i risultati raggiunti in base alle attività previste dal presente accordo, istituiscono un gruppo di lavoro locale composto dai direttori degli UU.SS.MM., da assistenti sociali designati dal CROAS e presieduto e coordinato dal Direttore del C. G.M. o da un suo delegato e dal Presidente Regionale CROAS o da un suo delegato.
Il presente protocollo operativo ha validità biennale. Alla scadenza del biennio, decorrente dalla data di sottoscrizione, le parti si impegnano ad effettuare le opportune verifiche allo scopo di riprodurre l’accordo e/o modificarlo.
Bari, 16/06/2010
Ultimo aggiornamento
19 Settembre 2010, 15:49